trans
1. SESSO, QUESTO SCONOSCIUTO
di Janus
18.01.2023 |
482 |
9
"E per quanto il corpo femminile mi piacesse complessivamente, provavo tuttavia una irresistibile predilezione per il culo ed i rapporti anali..."
La mia scoperta del sesso iniziò piuttosto tardi, verso i tredici anni, quando un amichetto appena più giovane di me e da poco conosciuto mi diede i primi rudimenti su cosa si fa tra maschi e femmine, nonché su cosa si può fare tra maschi oppure tra femmine. Non che il mio corpo non mi avesse dato speciali segnali e pulsioni già da anni… ricordo distintamente, credo prima ancora dei dieci anni di età, che mi piaceva molto la nudità e, quando occasionalmente mi trovavo solo oppure di notte in camera mia, mi spogliavo completamente e mi ammiravo, con il pisellino in erezione chissà per quale motivo. Grazie al suddetto amico (più avanti definito come il “grande”) ebbi accesso alle prime riviste erotico-pornografiche ed ai primi fumetti per adulti… in effetti di pagine più o meno strappate di questi ultimi, trovate qua e là, me ne erano già passate per le mani ma, trattandosi dei primi in commercio, vi si potevano ammirare solo tette e culi femminili. Le riviste porno a quel tempo contenevano immagini e pseudo-racconti di tutti i generi, quindi sia etero che gay e lesbo, passando talvolta anche per l’allora poco conosciuto BDSM, per cui molto in fretta mi fornirono tante informazioni sull’argomento. Naturalmente, nel giro di poco arrivai anche alla prima masturbazione completa, con la piacevole sensazione che si può immaginare! E le masturbazioni cominciarono ad avvenire sia immaginando che ammirando le immagini delle riviste…. E per quanto il corpo femminile mi piacesse complessivamente, provavo tuttavia una irresistibile predilezione per il culo ed i rapporti anali. Nel contempo non avevo fatto a meno di notare che il citato amichetto aveva il cazzo più grosso del mio con voluminosi testicoli e la cosa, sommata ai cazzoni che si vedevano nelle riviste, un pochino iniziava a preoccuparmi… ma nulla di che. Più o meno nello stesso periodo frequentavo anche un altro amichetto (per capirci, d’ora in avanti indicato come il “piccolo”), credo di due o tre d’anni più giovane, di corporatura (e cazzo) più piccola della mia, amico comune anche del “grande”. Talvolta, nel corso di scorribande lungo le rive del vicino fiume, mi capitò di trovarmi insieme al “piccolo” in un capanno di cacciatori, dove avvenne che lui, di certo più smaliziato di me, si spogliasse e si masturbasse tranquillamente in mia presenza. Una volta, due, tre ed arrivai anche io a spogliarmi senza tuttavia provare nessuna particolare eccitazione… lui allora mi chiese di poter strusciare il suo cazzetto tra le mie chiappe ed io, pur reticente, acconsentii e la cosa non mi dispiacque. In sintesi, eravamo ormai un gruppetto di tre amici d’infanzia; ci si vedeva in genere due a due, talvolta anche in tre. Avvenne così che il “grande” mi confidò che il “piccolo” vendeva il culo, ossia si faceva inculare da altri ragazzi per ottenere qualcosa in cambio! La cosa naturalmente mi sorprese un po’, ma mi incuriosì anche molto… devo precisare, per completare il quadro, che il “grande” aveva sempre il sesso in mente ed affermava senza problemi di essere spesso, per non dire sempre, alla ricerca di coetanei da inculare. Da qui ai primi tentativi del “grande” col mio culo il passo fu breve… ma ci si limitava allo struscio del suo cazzo duro tra le mie chiappe, nulla più... invece con il “piccolo” successe che qualche volta tentò di penetrarmi, ma data la sua corporatura e le sue dimensioni, all’atto pratico si e no sentivo la sua cappella bagnata solleticarmi il buchino. Poi, non ricordo i dettagli, un giorno il “grande” mi convinse a provare la penetrazione… si, esatto, a dargli il culo! Andai perciò a casa sua in uno dei vari momenti in cui si trovava solo; lo trovai già col cazzo in mano, mezzo duro, ed una rivista porno aperta sul suo letto…. mi invitò prima a sfogliare la rivista, che riportava anche foto di tre uomini insieme (un nero che infilava il cazzo tra le chiappe di un bianco, mentre un altro bianco prendeva in bocca il cazzo dell’inculato), poi mi fece togliere pantaloni e slip, quindi mi fece mettere alla pecorina sul letto col culo a portata del suo cazzo invitandomi a continuare la lettura…! Ricordo che mise della saliva sulla sua cappella e su un dito che mi infilò nel culo… fin qui nessun problema… poi sentii la sua cappella cercare il mio buco e premere… e anche un po’ di dolore, per cui gli chiesi di far piano…. ma non seppe controllarsi: forse per inesperienza o forse aveva sentito il mio ano cedere, fatto sta che con un colpo di reni mi infilò tutto il cazzo dentro, procurandomi un dolore acutissimo!!! Mi buttai subito in avanti sul letto, passando dalla pecorina alla posizione distesa e liberandomi dalla presenza del suo cazzo nel mio ano, ma il dolore rimase intenso; non volli saperne di riprovare e lui rinunciò… ma in effetti si, posso dire che l’amico “grande” mi aveva sverginato il culo…e fu un momento molto particolare, pur doloroso, che conservo indelebile e con piacere nella mia memoria.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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